La prevenzione è fondamentale per sconfiggere un nemico ostico come il tumore al seno. Paolo Veronesi, direttore del Programma di senologia e della Divisione di senologia chirurgica all’Istituto europeo di oncologia di Milano, spiega qual è il giusto iter di esami per una donna.
Lo specialista spiega che l’ecografia annuale è essenziale già a partire dai 30 anni. Come regola di prevenzione è opportuno sottoporsi periodicamente anche a delle mammografie. Si deve precisare che l’utilizzo dell’ecografia non richiede la specializzazione in radiologia. Quindi la può eseguire un qualunque medico.
Si tratta infatti di un esame che usa gli ultrasuoni, in sostanza è sicuro. È quindi uno strumento utile per identificare noduli solidi benigni o maligni ma anche cisti.
Nella prevenzione del tumore al seno si raccomanda una mammografia annuale. Alcune condizioni che possono far sospettare una neoplasia, come nel caso della presenza di microcalcificazioni o distorsioni parenchimali. Queste lesioni si possono individuare solo attraverso la mammografia.
Dunque a partire dai 40 anni si consiglia alle donne di aggiungere all’ecografia anche una mammografia annuale. I sanitari regionali mettono a diposizione la mammografia di screening gratuita. Ma solo alle donne a partire dai 50 anni.
Anche se in alcune regioni lo screening inizia dai 45, con una cadenza biennale. Lo screening di prevenzione include dunque la mammografia per la fascia di età 40-45 anni.
Il percorso di prevenzione del tumore al seno
In alcuni casi è necessario un programma personalizzato come prevenzione del tumore al seno. Le innovazioni che può sfruttare la mammografia l’hanno resa una procedura più efficace. Infatti usa oggi la tecnica tridimensionale. Si tratta della tomografia, che riesce a visualizzare meglio il seno.
Paolo Veronesi consiglia alle donne dai 40 anni in più di effettuare una prima mammografia. E poi di sottoporsi eventualmente ad una visita senologica. In alcuni casi è necessario adottare un programma di prevenzione ad hoc.
In tal caso si prendono in considerazione le caratteristiche della mammella ed i risultati degli esami. Inoltre non si deve trascurare il profilo di rischio per il cancro al seno di ogni donna. Che dipende dalla stessa anamnesi personale e familiare.
Alcune donne hanno un rischio più alto di sviluppare un carcinoma mammario. Si tratta soprattutto di donne che presentano un legame con casi di tumore familiari di primo o di secondo grado. Il programma di prevenzione personalizzato riguarda anche le donne con una predisposizione genetica a sviluppare il tumore.
Un simile programma ad hoc di esami di routine prevede anche la risonanza magnetica. Inoltre è decisiva che la valutazione degli esami sia confrontata con un esame clinico delle mammelle.
Talvolta alcune lesioni non si possono individuare con gli esami di tipo diagnostico ma sono evidenti al senologo. Quindi è importante la visita presso un senologo, una figura indispensabile per una donna che intraprende l’iter di prevenzione del tumore al seno.