Ostriche contaminate: allarme batterio mortale. La colpa è del grande caldo che scatena il fenomeno del vibrione. Un batterio diffuso a New York e in altri Stati americani e che ha già causato la morte di tre persone.
Ostriche contaminate in America da un batterio.
Diversi casi registrati a New York e in Connecticut. Si tratta di contaminazione da vibrione, un batterio molto letale. La stima riportata dal CDC (il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) dichiara che una persona su cinque muore. Chi sopravvive al vibrione invece subisce l’amputazione degli arti. Dall’altra però i ristoranti newyorkesi vogliono portare avanti il loro business, vendendo ugualmente le ostriche. Sono proprio le ostriche a portare l’infezione.
Cos’è esattamente il vibrione
Ma andiamo a vedere nel dettaglio cos’è il batterio delle ostriche contaminate. Il vibrione è un batterio che può essere contratto in acqua salata. Di recente si è diffuso davvero molto nella zona della Grande Mela. Il vibrio parahaemolyticus è la varietà più comune che si diffonde maggiormente in presenza di temperature alte. Data la grande diffusione degli ultimi giorni a New York, il governatore Kathy Hochul dirama le indicazioni per poter riconoscere la versione più violenta del batterio (vibrio vulnificus). Nei casi più semplici il vibrione riporta sintomi moderati che durano due-tre giorni. Nei casi più gravi invece chi vien infettato deve ricoverarsi in ospedale. I sintomi si presentano 12-24 ore dopo la contaminazione. Quest’ultima può avvenire tramite ferite aperte se si è in acqua salata. Oppure attraverso il consumo di ostriche crude, pericolose soprattutto per soggetti immunodepressi o con problemi al fegato.
Ostriche contaminate: i consigli per evitare di contrarre il batterio
Per non rischiare di contrarre il batterio delle ostriche contaminate c’è un vecchio consiglio. Bisogna consumare le ostriche nei mesi con la “r”, ovvero lontano dal periodo della riproduzione e quindi dal caldo estivo. La colpa però è delle ostriche triploidi che dalla fine degli anni Settanta rende le ostriche succulente tutto l’anno. Ormai le temperature medie sono in aumento costante e quindi non è caldo solo d’estate, ma è consigliato di evitare di mangiare le ostriche durante il periodo estivo, quando le temperature salgono in modo elevato. Per le ostriche il problema di contaminazione non è solo il vibrione, ma anche altri virus come il norovirus e ulteriori agenti contaminanti che coprono le ostriche durante l’afa estiva.
Gli allevatori adottano precise precauzioni: vediamo quali
Per evitare la presenza di ostriche contaminate dal batterio gli allevatori adottano precise precauzioni e aumentano la vigilanza sullo stato di conservazione delle ostriche con il caldo. La salute pubblica sta nell’interesse degli allevatori e di tutti in generale. Gli allevatori raccolgono le ostriche all’ombra e ghiacciano i molluschi immediatamente subito dopo la raccolta. Mantenere il controllo della temperatura fino alla consegna è il vero segreto. Bisogna però mantenere fuori dalla contaminazione anche gli attrezzi da lavoro. Da anni New York fa un piano di controllo del vibrione dal 1 maggio al 30 settembre. Gestisce una mappatura per vedere le zone in cui è presente il batterio. Gli allevamenti newyorkesi di ostriche hanno il permesso di operare solo in acque certificate dal Dipartimento per la Conservazione dell’Ambiente. New York, inoltre, da alcuni anni viene sottoposto a un rigido controllo del vibrione.
Nonostante però i casi di ostriche contaminate da batterio, la maggioranza dei ristoranti di New York non vuole sentire ragioni continuando la vendita di ostriche. Nel 2022 un’epidemia violenta di vibrione, il locale che vende più ostriche nel paese, l’Old Ebbitt Grill di Washington, ne cessa la vendita per dieci giorni nel mese di agosto per preservare la salute dei clienti. Ma i ristoranti che mettono davanti la salute prima dell’interesse economico sono veramente pochi. Gran parte dei ristoranti di Stati americani affacciati sull’Atlantico per fare rifornimento di ostriche si riferiscono alle stesse zone. In caso di epidemia quindi vengono colpiti ristoranti di diversi Stati americani, presentando contaminazione anche lontano da New York.
ATTENZIONE: Tutti i dati e le informazioni forniti all’interno del sito non sono da considerarsi come diagnosi mediche. È quindi necessario rivolgersi a un medico per avere una giusta terapia o avere le dovute informazioni sul problema in questione.