Un nuovo studio condotto dai membri della New Ohio State University, ha dimostrato come i farmaci reflusso acido causino effetti collaterali sulle donne sopravvissute al cancro al seno. Uno studio pubblicato poi sulle pagine del Journal of Cancer Survivorship. In particolare tale indagine ha riscontrato una relazione tra l’uso di inibitori della pompa protonica (IPP) e lo sviluppo di problemi di concentrazione e di memoria.
Una scoperta che mira a migliorare le qualità di vita delle donne che hanno superato il carcinoma mammario. Spesso questa classe di farmaci si prescrive per lenire i disturbi di stomaco durante il trattamento del cancro.
In base ai dati emersi dallo studio della New Ohio State University i farmaci per il reflusso acido tendono a causare degli effetti indesiderati. Che provocano soprattutto casi di compromissione della memoria.
In altri casi si sono verificate delle alterazioni della concentrazione. Si tratta di conseguenze importanti che hanno influito negativamente sulla vita delle donne. Di fatto si sono verificati impatti significativi sullo stile della loro vita.
Farmaci reflusso acido: i dati della New Ohio State University
Nello specifico, i ricercatori hanno analizzato un campione di 551 donne. Di queste 88 hanno assunto farmaci inibitori della pompa protonica. In base ai dati si è rilevato che i problemi di concentrazione erano più gravi del 20% nel campione che usava questi farmaci. Rispetto a quelli segnalati nei soggetti che non li usavano.
Nel corso della ricerca, il team di studiosi ha rilevato che l’uso di IPP può essere associato a problemi di concentrazione e di memoria. Dei problemi che peggiorano la qualità della vita. Dal momento che possono sorgere gravi reazioni soprattutto in alcuni soggetti.
Ma allo stesso tempo si è notato qualche problema anche in chi non assume più IPP. Anche se sono emersi dei segni di miglioramento. Gli autori dello studio non hanno potuto appurare se coloro che assumono farmaci IPP potranno guarire. Ossia recuperare in pieno le funzioni cognitive in seguito alla chemioterapia.
Si richiedono ulteriori indagini di approfondimento su tale tema. Quindi si attendono altre ricerche per esaminare il dosaggio dei farmaci inibitori della pompa protonica. Ma anche per riscontrare i possibili effetti collaterali.