Guardarsi allo specchio la mattina appena sveglie, e ritrovarsi di colpo a contare rughe, osservare il più vicino possibile occhiaie e non piacersi affatto. Sono molte le donne che si lasciano prendere dall’immagine, a loro dire poco gradevole che lo specchio “mattutino” rilancia loro,

facendo un rumore fatto di quel non piacersi che le accompagnerà lungo tutta la giornata. E’ proprio di questo non piacersi, che ci soffermeremo in queste brevi riflessioni, soprattutto sulle ripercussioni che ha in molti aspetti di vita quotidiana 

Donne: Cronaca della psicologia al femminile 

Una donna che non si piace, spesso tende a chiudersi in se stessa, in uno stato di perenne insoddisfazione e insicurezza in molti ambiti soprattutto in quello lavorativo, oltre ad evitare situazioni in cui deve necessariamente fare i conti con il proprio aspetto,

come evitare luoghi dove sono presenti molte donne soprattutto il contesti dove la cura del corpo è fondamentale, come ad esempio nelle palestre, o non recarsi in luoghi dove per forza di cosa si deve fare i conti con il proprio corpo come ad esempio in spiaggia. e allora cosa fare?

quale potrebbe essere la soluzione? beh semplicemente enfatizzare ciò che consideriamo il maggior difetto, parlare del proprio difetto fisico più importante a chiunque si conosca, in modo che non sfugga proprio a nessuno.

così facendo giorno per giorno quel difetto diverrà un modo per apprezzare la propria diversità, il proprio essere, e si acquisiranno via via sicurezze, figlie dello sfoggio di quel difetto che senza neppure accorgersene si è trasformato in una caratteristica, che ci distingue dall’omologazione, che è il nostro marchio “Doc”, che è il nostro compagno di viaggio da agghindare e su cui ironizzare.

Come potete constatare, nell’ultima parte di questa mia riflessione parlo in prima persona, è si!! io ho un naso importante; e se qualche anno fa avrei voluto ricorrere ad una rinoplastica, oggi faccio sfoggio di lui come se fosse un trofeo, come a dire lui fa parte di me e mi rende unica.

Senza il mio “difetto” sarei un’altra ….e allora viva i difetti!! perché siamo così …proprio così è difficile spiegare.

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di Pamela Profeta